Ansia da prestazione e crisi universitaria

23.02.2023


Cosa ci spinge a continuare a raggiungere un obiettivo anche quando tutto sembra ostacolarci?

E, invece, perché altre volte ci blocchiamo?

Parliamo di ansia, in particolare quella da prestazione.

L'ansia da prestazione è un fenomeno molto comune che può manifestarsi in diversi contesti, come gli esami universitari, le presentazioni in pubblico, gli eventi sociali importanti o le attività sportive. Si tratta di un'emozione normale che può motivare la persona a fare del proprio meglio. Tuttavia, quando l'ansia diventa eccessiva, può interferire con le prestazioni e generare disagio psicologico.

Un esempio classico di questo disagio è la "crisi universitaria".

L'ansia da prestazione è caratterizzata da sintomi come sudorazione eccessiva, palpitazioni, tremori, vertigini, nausea e difficoltà di concentrazione. Questi sintomi possono aumentare l'ansia e rendere difficile il superamento dell'esame, creando un circolo vizioso che porta a una maggiore preoccupazione e una riduzione delle prestazioni.

La crisi universitaria non è rara, molti studenti attraversano periodi in cui non si riesce a portare avanti la carriera accademica in maniera brillante. Ad esempio, uno studente universitario può sentirsi sopraffatto dal volume di studio richiesto per un esame e temere di non essere in grado di gestirlo.

Gli esami fungono un po' da conferma delle proprie competenze e del proprio impegno, quando non vanno come si spera, viene lesa la fiducia in sé stessi. Un esame universitario è uno di quei momenti in cui bisogna dimostrare il proprio valore e la propria preparazione in poco più di mezz'ora.

A volte poi si uniscono altre dinamiche, come la paura di deludere i genitori o chi ci sta accanto e attende da noi risultati positivi. In questi casi c'è chi si rimbocca le maniche e persevera senza lasciarsi abbattere e chi, invece, si lascia andare in preda a sentimenti di colpa, ansia, preoccupazione.

Chi soffre d'ansia da esame, è spesso consapevole che la propria paura è esagerata, ma non riesce a fermarla come vorrebbe e non può quindi fare a meno di pensare alle ripercussioni di un esito negativo, finendo in molti casi per scoraggiarsi.

Anzitutto bisogna comprendere che la crisi universitaria è un momento e va circoscritta, ci si trova all'interno di una crisi senza rendersene conto, ma bisogna specificare che non è assolutamente una patologia, si tratta di trovare la giusta tenacia e forza interiore per superarla.

Ecco alcuni consigli utili per superarla:

Riscoprire la propria forza interiore: credere nella propria forza di volontà, nel proprio progetto e accettare il proprio livello di preparazione con consapevolezza.

Guardare oltre: un segreto è guardare all'obiettivo finale, in questo caso la laurea, senza fermarsi all'ostacolo contingente e riprovarci se non va come desideriamo.

Organizzarsi: un buon piano di studi è la strategia migliore per gestire le varie attività da svolgere, prendete nota, organizzate cosa fare di mese in mese, suddividete la mole di studio in blocchi, e considerate già alternative possibili all'eventuale mancato superamento dell'esame in questione. Prendete anche in considerazione l'idea di cambiare metodo e orari di studio qualora non portassero ai risultati desiderati.

Umiltà: rivolgersi a colleghi più preparati o docenti per informazioni e approfondimenti non è segno di debolezza, bensì di volontà di apprendere e migliorare.

Durante l'esame: fate un bel respiro, non mostratevi ansiosi, dirigete l'attenzione sugli argomenti su cui siete più preparati, mostratevi rilassati ed attenti e se andasse male prendetelo come una prova per voi stessi, la volta successiva non ripeterete di certo gli stessi errori.

In conclusione, l'ansia da prestazione può essere una reazione emotiva comune, ma quando diventa eccessiva può interferire con le prestazioni e generare disagio psicologico. È importante chiedere aiuto psicologico se si soffre di ansia da prestazione, soprattutto se i sintomi sono persistenti e interferiscono con le attività quotidiane. Gli psicologi possono aiutare le persone a gestire l'ansia, a identificare le cause sottostanti e a sviluppare strategie per migliorare le prestazioni.

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